Marketing Digitale e Turismo: un binomio che può risultare vincente per uscire da questa fase critica e trainare gli operatori economici nella fase post coronavirus.
Quello del turismo è sicuramente il settore più colpito dall’emergenza coronavirus e dal conseguente lockdown. In una fase così delicata di un comparto dell’economia così importante (15% del PIL) e oggi così fragile, a trainare le speranze c’è il coraggio di pochi operatori che non si fermano e continuano a lavorare incessantemente per il futuro. Il giorno dopo l’annuncio del total lockdown in Italia Cesare De Luca, fondatore di Visit Ponza e principale tour operator a Ponza, meravigliosa isola del Tirreno e tra le mete turistiche più ambite in Italia, ha deciso di aumentare (avete letto bene, aumentare!) i propri investimenti in comunicazione e marketing digitale con il supporto di Alma Vision e del Gruppo Viralic, partendo da un nuovo sito e da una rinnovata strategia di Marketing turistico basato sui Social Media. Tra i nostri Clienti abbiamo voluto intervistare Cesare di Visitponza.it perché merita un riconoscimento, una “medaglia al valore per il coraggio”. Perché è d’obbligo inviare un segnale di speranza a tutti gli operatori del settore. Perché questo è il momento di porsi le giuste domande, di ripensare i modelli di business alimentandoli con nuove idee e strategie per non restare indietro e preparasi alla fase successiva. Investire adesso sul futuro, anche se appare incerto, è una scelta senza dubbio coraggiosa ma allo stesso tempo inevitabile, per evitare di restare a lungo sommersi dall’onda della crisi. E investire nel futuro oggi, significa applicare una formula matematica basata su due fattori: Marketing Digitale e Turismo.
Perché il Marketing Digitale può essere davvero un “vaccino” efficace per sviluppare all’interno della nostra azienda gli anticorpi per resistere e ripartire. E questo il nostro Cesare lo ha capito da tempo, come si evince dall’intervista che vi proponiamo di seguito.
Com’è la situazione contagi a Ponza? Come sta gestendo la quarantena l’Amministrazione locale e come la stanno vivendo i suoi abitanti?
I ponzesi hanno risposto positivamente a tutte le restrizioni dovute al Covid19 e a oggi sull’isola non c’è stato alcun caso di contagio. Diciamo che, in questo momento drammatico, godiamo positivamente della nostra isolanità invernale.
L’Amministrazione sta gestendo ottimamente la situazione restringendo la possibilità di ingresso sull’isola e controllando all’imbarco e allo sbarco ogni persona che prende la nave. La vera sfida sarà quando ci sarà la libertà di movimento. Siamo una piccola realtà ma frequentata da molta gente, dovremo continuare a tutelare noi stessi e i clienti.
Ci piacerebbe conoscere la tua personale visione della situazione, da cittadino e da operatore economico di Ponza: cosa significa per un’economia locale interamente basata sul turismo affrontare una situazione come quella attuale, legata alla pandemia da coronavirus e al conseguente lockdown?
La situazione non è buona. Abbiamo perso già tutto il turismo primaverile basato sulla clientela escursionistica, ponti e festività. Inoltre la domanda estiva è al lumicino. Molte attività stavano investendo nel 2020 ma purtroppo vedranno vanificati i loro sforzi. Anche le attività storiche stanno valutando e aspettando l’evoluzione delle restrizioni portate del coronavirus. Alberghi, ristoranti, locali notturni, bar, noleggi, trasporti, tutti sono in attesa di sapere quali saranno le modalità di riapertura. Dico con rammarico che, vista la situazione, qualcuno sta pensando di non aprire per il 2020. Io sono una persona estremamente fiduciosa ma le problematiche sono oggettivamente grandi.
Quali sono, secondo te, le prospettive del sistema turistico-ricettivo italiano nel prossimo futuro? Cosa ti aspetti nei prossimi mesi in termini di flussi turistici in entrata a Ponza?
Per tutta l’Italia turistica è già un duro colpo. L’intero mercato estero è azzerato e la domanda interna, oggi ferma, sarà dimezzata. Il mercato turistico isolano è principalmente italiano con provenienza maggiore dal Lazio e Campania, due regioni relativamente “sane” e vicine. Questa fortuna geografica potrebbe aiutarci. Anche confrontandomi con altri operatori, ci si aspetta un enorme calo della richiesta ma quello che preoccupa maggiormente sono le restrizioni. Siamo tutti in attesa e siamo consapevoli che dovremo mettere in campo tutti i nostri sforzi.
In pieno lockdown, con i flussi turistici da tutto il mondo bloccati e che, quasi certamente, non ripartiranno nell’immediato, Visit Ponza ha deciso di investire nel Marketing Digitale per il Turismo con un nuovo sito e una nuova strategia social. Quali sono le motivazioni che ti spingono a investire in questa direzione?
Penso che la promozione sia sempre importante ma in questo momento sia fondamentale. Ponza è piccola e necessita, ancor più di altre mete, di essere conosciuta e riconosciuta.
Nel 2020 i potenziali clienti saranno decisamente meno degli anni precedenti e la concorrenza sarà quindi più agguerrita. Bisogna adeguare i nostri servizi a questa nuova realtà oltre a progettare delle strategie mirate, marketing digitale e turismo devono oggi vivere in una simbiosi pressoché perfetta. Personalmente sto cercando di prepararmi riorganizzando il lavoro e, appunto, ripensando in ottica totalmente digitale la promozione dell’Isola e dei servizi che offriamo come Tour Operator.
Ci sembra doveroso aggiungere una nostra osservazione. Il Lazio è la seconda regione più popolata d’Italia e Ponza è, in assoluto, la destinazione turistica più conosciuta e ambita della nostra regione. Qualora venisse confermato il divieto di trascorrere le vacanze estive al di fuori della propria regione, le località turistiche del sud del Lazio (Sabaudia e il Circeo, Terracina, Sperlonga, Gaeta oltre a isole come Ponza e Ventotene) rappresenteranno una delle pochissime alternative di qualità per le vacanze di quasi 6 milioni di residenti. Insomma, per la stagione estiva 2020 noi vogliamo scommettere sulla tenuta del comparto turistico della meravigliosa Perla del Tirreno. E gli operatori che come te, Cesare, in questo momento storico hanno avuto il coraggio di osare, di avvicinare un po’ di più Marketing Digitale e Turismo, saranno ampiamente ripagati.